In un recente video realizzato con drone, lo studio d’architettura Ennead Architects ha documentato lo stato dei lavori del nuovo planetario di Shanghai, in costruzione nella cittadina di Lingang New City a Pudong, circa 30 km da Shanghai.
II completamento della struttura è annunciato per il 2020, quando il planetario progettato da Ennead Architects e Thomas Wong, vincitori nel 2015 del relativo concorso internazionale di progettazione, diventerà il più grande planetario del mondo e sarà pronto per presentare al pubblico la sua prima mostra. A breve infatti inizierà l’applicazione dei pannelli di rivestimento della struttura, successivamente proseguirà l’allestimento interno. Il planetario è inserito in una vasta area verde e sarà un centro di ricerche ma includerà anche un cinema digitale e un teatro Imax, un planetario ottico, un telescopio solare alto 78 m, un centro educativo per ragazzi e un centro ricerche per osservare i movimenti della volta celeste, il sistema solare e le spedizioni spaziali, oltre a gallerie per esposizioni permanenti e temporanee.
Il progetto di Ennead Architects trae ispirazione direttamente da principi astronomici ed evoca il moto orbitale in cui sono inseriti i tre volumi principali: Oculus, Inverted Dome (la cupola inversa) e Sphere (la sfera).
Le curve ellittiche disegnate dall’edificio e dai percorsi dell’area verde richiamano le orbite dei pianeti e da queste emergono i tre distinti “corpi celesti”. Architettura e astronomia sono legate non solo per dare forma alla struttura, ma i tre principali volumi architettonici sono anche degli strumenti astronomici che coinvolgono i visitatori in esperienze di scoperta legate al tempo, ricordando che la concezione del tempo è derivata proprio dall’osservazione del cielo e dei corpi celesti.
L’Oculus è sospeso sull’ingresso principale del Museo, la luce solare attraversandolo disegna un cerchio sulla piazza e sulla piscina sottostanti. Il cerchio luminoso cambia e modifica il suo aspetto e la posizione nel corso della giornata diventando per i visitatori una vera rappresentazione visiva dello scorrere del tempo.
Dall’atrio centrale il pubblico può accedere alle gallerie espositive e nella parte superiore si trova l’Inverted Dome, punto principale dell’osservatorio. L’Inverted Dome è la grande copertura in vetro dell’atrio centrale, da cui si può osservare il cielo sia diurno che notturno. Attorno all’atrio si sviluppa una passerella a spirale che permette ai visitatori di accedere al terrazzo panoramico superiore. Infine il terzo elemento la Sphere, è una cupola geodetica che contiene lo schermo planetario da 18 m di diametro. La sfera è l’inverso della cupola, la sua superficie circolare è tagliata da un lucernario continuo. Attraverso il lucernario i raggi del sole disegnano nella sala sottostante delle ellissi luminose, che nel giorno del solstizio d’estate a mezzogiorno esatto formano un cerchio perfetto.
Articolo originale comparso l’1 Maggio 2018 su Floor Nature.